l termine Neurodiversità, nato negli anni ’90 all’interno dei movimenti per i diritti delle persone autistiche, fu ideato con l’intento di spostare l’attenzione sui modi atipici di imparare, pensare ed elaborare le informazioni che caratterizzano i soggetti affetti da queste patologie invece delle solite definizioni che si soffermano esclusivamente su deficit, disturbi e menomazioni.
L’esigenza di coniare questo nuovo termine deriva dal fatto che sempre più studi scientifici dimostrano come molti disturbi si caratterizzino sia con punti di forza che di debolezza.
Le persone con autismo, a esempio, sembrano avere punti di forza nel lavoro con i sistemi informatici e nell’individuazione dei piccoli dettagli in modelli complessi e non di rado ottengono punteggi molto alti nei test di intelligenza logico-matematica.
Altri studi hanno evidenziato le notevoli abilità visuo-spaziali che possono possedere i dislessici, mentre i soggetti con ADHD sembrano possedere livelli di creatività e innovazione maggiori rispetto a persone di pari età e scolarità.
Questo è il motivo per cui gli operatori di Neuroagain hanno cambiato completamente il loro approccio verso questo tipo di patologie, puntando il loro intervento soprattutto nel valorizzare i punti di forza del funzionamento del cervello di questi pazienti piuttosto che soffermarsi sui concetti di deficit e menomazione.
Questo scopo è raggiunto mediante l’utilizzo di sofisticati mezzi tecnologici di ultima generazione messi a disposizione dai recenti progressi tecnologici, sia per quanto riguarda la diagnosi (Q-EEG, ERP, ecc.) e sia per quanto concerne la terapia di natura squisitamente riabilitativa (Neurofeedback e Biofeedback).
Neuroagain é un centro medico specializzato nella diagnostica, terapia e riabilitazione neurologica e psichiatrica
